Al fine di contenere la diffusione del virus, il DPCM del 9 marzo ha previsto che per gli spostamenti sarà necessario, a partire dal 10 marzo, un’apposita auto-dichiarazione che indichi le ragioni dello spostamento. Tale modulo si configura come un documento che certifica perché un cittadino si sta muovendo nonostante le limitazioni fissate dalle autorità e la raccomandazione a rimanere a casa il più possibile.

Ma quando ci si può spostare?
Come scritto nella stessa auto-dichiarazione, lo spostamento può essere determinato solo da una serie ristrettissima di casi: 
esigenze lavorative (andare e tornare dal proprio lavoro; per i lavoratori dipendenti qualora il proprio datore di lavoro non abbia predisposto sistemi di smart working)

situazioni di necessità (ad esempio andare a fare la spesa, acquisti di prima necessità o per «altre situazioni particolari» da spiegare agli agenti)
per motivi di salute (visite o esigenze sanitarie di varia natura)
rientro presso il proprio domicilio, abitazione e residenza

Vige invece un divieto assoluto di spostamento per le persone sottoposte a quarantena o risultate positive al virus.

 

SCARICA IL MODULO PER L’AUTODICHIARAZIONE

Aggiornato al nuovo modulo di autodichiarazione del 17 marzo 2020

 

 

 

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